San Giacomo in adorazione della Madonna

fine del secondo decennio del XVII secolo

Descrizione

Giacomo il Maggiore, detto anche Giacomo di Zebedeo, fa parte del gruppo dei dodici apostoli di Gesu . È detto «Maggiore» per distinguerlo dall'apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo, detto «Minore» o "il fratello del Signore".

Durante i primi anni, del cristianesimo (intorno al 40 d.C), Giacomo si era recato nelle terre pagane della provincia romana dell’Hispania, oggi nota come Spagna. I suoi sforzi di evangelizzazione trovarono grandi ostacoli, e si dice che l’apostolo fosse piuttosto abbattuto.

Una notte, Giacomo stava pregando sulle rive del fiume Ebro vicino alla città di Caesaraugusta, oggi nota come Saragozza. All’improvviso venne avvolto da una grande luce. Giacomo si inginocchiò guardando il fascio luminoso, e ciò che vide andava oltre ogni descrizione. Nella luce c’era la Vergine Maria, circondata da migliaia di angeli che cantavano “Ave, Maria, gratia plena”.

Come molti altri pellegrini, e come ciascuno di noi San Giacomo diventa pellegrino. Ci sono strade da percorrere, luoghi da abitare, persone da incontrare al quale raccontare il mistero di Dio fatto uomo.

Le Sacre scritture non indicano   se questo incontro con la Vergine, avviene come invocazione di protezione all’inizio del pellegrinaggio, o come ringraziamento della meta raggiunta, o ancora come apparizione nel mezzo del cammino. Nel dipinto La Vergine, appare su un cuscino di nuvola e sopra una colonna (riferimento alla Madonna del Pilar, che in spagnolo significa appunto colonna), con la mano sinistra, sembra offrire un’indicazione e con il suo volto dolce e materno dona al Santo un conforto e lo rincuora, come a dire….. “Coraggio il cammino è davanti a te, la strada è quella giusta, e Io ti prometto, che sarò sempre al tuo fianco, ti darò conforto nei momenti tristi e aiuto in quelli del bisogno”.

San Giacomo maggiore è rappresentato inginocchiato in adorazione della Madonna che gli appare. Lo si riconosce per la presenza degli attributi, che lo contraddistinguono: il bastone da pellegrino, la conchiglia appuntata sul mantello e il cappello; inoltre a terra è appoggiato un libro. Le spoglie dell’apostolo, morto martire nel 42 d.C. vennero traslate da Gerusalemme a Compostela. Sulla sua tomba sorse un santuario che dal medio evo è diventato una delle più importanti mete di pellegrinaggio, sino ai giorni nostri.

Non si hanno notizie di restauri effettuati nelle epoche precedenti, è tutt’ora allo studio ed in fase di preventivazione, una possibile pulizia del dipinto, che allo stato attuale appare offuscato dalla polvere e dal fumo delle candele, al quale è stato esposto nel corso degli ultimi due secoli.

 

 

Caratteristiche

autoreJacopo Negretti detto Palma il giovane
tecnica operaolio su tela
locazionedal 2 luglio 1821 in Santa Maria Nascente parete navata, laterale destra
dimensioni235 x 390 cm
proprietàPinacoteca di Brera